L'ecommerce in Cina e' usato sempre di piu' da aziende straniere per entrare attivamente nel mercato cinese.
Ma vendere online in Cina e' davvero per tutti?
Quali sono i costi per la gestione di un ecommerce in Cina, che attivita' di marketing sono richieste, quali e quante persone servono per gestire e sviluppare l'attivita', che risultati si possono raggiungere, quando e' previsto un ritorno dell'investimento? Il pericolo maggiore e' di dover abbandonare il campo avendo sottostimato ampiamente il compito.
24.10.2021 - Post a cura di Michele Soranzo, direttore E-Cina
L'e-commerce in Cina e' una realta' consolidata che assorbe ad oggi, meta' del 2021, il 53% del volume totale di vendite al dettaglio.
E' parte integrante della vita della popolazione. Oltre il 90% dei cinesi che acquistano online lo fa tramite smartphone, non da pc. Questo significa che gli acquisti vengono fatti in ogni momento della giornata, velocemente e sull'onda anche coupon e offerte che arrivano sugli schermi in ogni momento.
Che si tratti di vendere direttamente i tuoi articoli/prodotti, che di avere un importatore locale con cui interagire, l'online in Cina e' diventato un mezzo che e' da considerare, specialmente in questo periodo di pandemia con fiere e viaggi di lavoro fortemente limitati.
L'ecommerce in Cina e' ad un punto di altissimo sviluppo. Il numero di operatori presenti, dei marketplace, di app e social spesso intercomunicanti fa parlare non piu' di internet e basta ma di un ecosistema digitale in cui il consumatore mediamente passa in totale almeno due ore della giornata.
Vendere online in Cina significa quindi capire bene innanzitutto dove si sta andando e che strade prendere perche' le diramazioni e le possibilita' sono tante.
In poche parole: e' FONDAMENTALE una strategia mirata e graduale. Che prenda in esame tutte le opzioni attuali offerte dall'ecommerce cinese e ritagli a misura del tuo business quella piu' adeguata, anche in termini di costi e impegno.
NON affidarsi al fai-da-te o pensare che tutto possa essere gestito con poco impegno e una persona in Italia o in Cina che parli cinese. Il mercato offre una vasta scelta di operatori e servizi per questo scopo. Sta a te decidere a chi affidarsi, in che misura e che strumenti utilizzare.
Serve una base competente in Cina che aggiorni sugli sviluppi del mercato, la concorrenza, le opzioni offerte dai marketplace, che studi il comportamento dei clienti, le potenzialita' cosi' come le problematiche legate ai tuoi prodotti/articoli, ma soprattutto che metta in campo anche un servizio clienti con chat come si aspettano gli utenti in Cina. Non dare risposte o far attendere ore prima di attivarsi fa perdere un mare di clienti e quindi di conversioni.
Torno al quesito iniziale, l'ecommerce in Cina e' per tutti? Chiaramente no, elenco alcuni dei fattori chiave nella decisione di intraprendere un ecommerce in Cina:
prodotti da vendere al consumatore finale. Non solo, prodotti che siano accettati dal mercato locale, in termini di prezzo, qualita', e soprattutto capacita' di marketing (materiale fotografico adatto, video, promozioni, packaging, etc).
l'ecommerce in Cina e' esclusiva di aziende, non privati. Sia che si tratti di vendere in cross-border che con merce in Cina, e' necessario registrarsi come azienda sui marketplace locali.
Altro fattore, non meno importante e' la business vision richiesta: si sta andando in un mercato enorme che parla un'altra lingua, ha propri gusti, dove la concorrenza e' forte e gia' presente e che, non ultimo, sta dall'altra parte del mondo. Occorre avere predisposizione alla delega in logo, saper trovare e gestire le persone giuste e avere capacita' di risposta rapida sul mercato e a propria volta iniziare a capire il mercato locale e le nuove possibilita' che l'ecommerce offre periodicamente (nuove app, marketplace, tendenze, etc).
Serve avere un business plan ampio che preveda anche aperture commerciali ad altri operatori sia online che offline, specialmente nella grande distribuzione.
L'ecommerce deve essere visto non solo come una opportunita' per vendere direttamente online al cliente in Cina ma anche, e soprattutto, come mezzo di presentazione e comunicazione del proprio marchio e prodotti.
Per via delle restrizioni ai viaggi internazionali e l'asfissia del canale fieristico tradizionale, l'ecommerce e' diventato una fiera permanente in cui vendere si i propri prodotti, ma anche ampliare i contatti con grossisti o altri operatori sia on che off-line che altrimenti non avrebbero modo di conoscere la tua attivita'.
Per questo ripeto sempre alle aziende che vogliono entrare in Cina che non devono pensare ad Amazon quando parlo di ecommerce ma a modelli molto piu' ampi che in Cina hanno colmato il divario tra B2B e B2C.
Fare e-commerce in Cina significa soprattutto promuoversi oltre il proprio e-shop (o piu' e-shop, se il caso), vuol dire entrare attivamente nel mercato con l'intento di allargare le proprie partnership e proporsi al mercato come ora pochi altri concorrenti sanno fare.
Se vuoi approfondire l’argomento mi puoi contattare dal nostro modulo di contatto o al telefono.
Michele Soranzo E-Cina
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